ll cacciatorpediniere Bolzano fu costruito nei cantieri Ansaldo di Genova, venne varato nel 1932, entrando in servizio nel 1933, fu un ritorno alla concezione degli incrociatori classe Trento se pur con alcuni miglioramenti che lo portarono nel 1937 alle stesse modifiche degli altri incrociatori pesanti. Durante la sconda guerra mondiale svolse compiti di scorta ai convogli e partecipò alle più importanti battaglie nel mar Mediterraneo. Il 9 luglio 1940 prese parte alla battaglia di Punta Stilo, nel corso della quale venne colpito da tre proiettili da 152 mm sparati dal Neptune, riuscendo tuttavia a continuare il combattimento nonostante danni al timone, un impianto lanciasiluri distrutto e una piccola falla a poppa.
Successivamente prese parte alla battaglia di Capo Teulada dal 27 novembre 1940 dove riuscì a far valere la sua elevata velocità per rompere il contatto impari con le corazzate nemiche.
Nel 1941prese parte alla battaglia di Capo Matapan, con il prologo della battaglia di Gaudo e nel 1942 alla battaglia di mezzo agosto. Fu proprio al rientro da questa battaglia che il Bolzano, nei pressi di Panarea venne colpito da un siluro lanciato dal sommergibile inglese Unbroken. Gravemente danneggiata l'unità venne rimorchiata a Napoli e successivamente a La Spezia per le necessarie riparazioni. All'armistizio dell'8 settembre 1943, non essendo ancora in condizioni di riprendere il mare, non poté seguire le sorti del resto della squadra navale, costretta dalle clausole armistiziali a trasferirsi a Malta.
Il Bolzano, così abbandonato, cadde in mano ai tedeschi che cercarono vanamente di ripararlo, poi, nel timore che questi potessero affondarlo per bloccare l'entrata del porto della, il 22 giugno 1944 venne attaccato e distrutto da un gruppo di incursori italiani. Nell'aprile del 1945, quando gli alleati entrarono alla Spezia, venne ritrovato affondato e capovolto in rada. Recuperato alla fine del conflitto venne successivamente demolito.
L'incrociatore Trieste fu la prima unità del tipo "Washington" costruita in Italia. Dal 1937 fu sotttoposto a lavori di trasformazione. Affondò nell'ancoraggio di Palau alla Maddalena per bombardamento di aerei americani. il 10 aprile 1943. Il relitto fu recuperato e venduto alla Spagna che lo avrebbe voluto utilizzare ricostruendolo come nave portaerei, ma questo progetto non ebbe seguito e quindi lo scafo fu demolito.
L'incrociatore Trento che seguì gli stessi lavori del Trieste, venne affondato nella battaglia di Mezzo Giugno 1942 per siluramento del sommergibile inglese Umbra dopo essere stato immobilizzato da un siluro lanciato da un aereo, .
Scheda Tecnica
Incroc. "BOLZANO"
Stessa Classe :
Trento
Bolzano
Trieste
Impostata in ordine:
08 Febbr.1925
11 giugno1930
Varata:
4 ott. 1927
31 agosto 1932
Entrata in servizio:
03 aprile 1929
19 agosto 1933
Affondata:
giugno 1942
22 giugno 1944
Dislocamento:
norm. 13.243 T
p.c. 13.880 T
Lunghezza:
f.t. 196 mt
p.p. mt
Larghezza:
20,6 mt
Immersione:
16,7 mt
Propulsione:
4 turb. a vapore
10 caldaie
150.000 hp
4 eliche
Velocità:
35 Nodi
Autonomia:
4.650 mg a 16 nodi
Totale combustibile:
Nafta 4.000T
Equipaggio:
725 uomini
Armamento:
8 cann. da 203/53 mm 16 cann. 100/47 mm
4 mitr. da 40/39 mm
8 mitr. 13,2 mm
4 mitr. da 12,7 mm
Corazzatura:
torre com. 100 mm
vert. 70 mm
orizz. 50 mm
torri 80 mm
MOTTI:
Trento:NOMEN NEPTUNUS DEDIT DABO NEPTUNO GLORIAM
(Nettuno mi diede il nome, a Nettuno darò la gloria)
Allude al tridente, simbolo di Nettuno, dal quale derivano il nome di Trento e l'aggettivo geografico "tridentino".
Trieste: REDENTA REDIMO
Il motto potrebbe aver trovato origine nel discorso dal titolo "La grande Proletaria s'è mossa" che Giovanni Pascoli tenne a Barga nel 1911 in occasione della guerra di Turchia per al conquista della Libia, nel quale il poeta disse: "La grande Proletaria.... pur mò redenta, doveva a sua volta divenire redentrice"
Bolzano: A MAGNANIMA IMPRESA INTENTA HO L'ALMA.
L'origine del motto non è nota.